ARS·LITTERAE / CALLIGRAFIA
La scrittura ha sempre accompagnato l’uomo nello sviluppo di società complesse, fin dalla protostoria; essa è sempre stata
indispensabile per l’arricchimento culturale e per lo sviluppo di grandi civiltà, durante i confronti e gli incontri/scontri. Le grafie
si evolvevano, si trasformavano, si differenziavano, similmente alle lingue; tutt’ora continua questo processo evolutivo, ed ogni
grafia, appartenente ad un determinato periodo storico, reca sempre con sé tutte le piccole personalizzazioni di coloro che, fino
a quel momento, contribuirono a renderla tale. Inoltre è da notare che la calligrafia: la bella scrittura, di qualunque tipo fosse,
non si è mai volgarizzata: essa rimane sempre distaccata dalle grafie volgari, servendo a costituire scritti pregiati: opere d’arte in
codici importanti e durevoli.
Nell’Occidente attuale, i caratteri della stampa si sono ormai generalmente imposti e pochi sono coloro che attualmente
scrivono a mano; però molti ammirano ed apprezzano gli scritti in calligrafia: la bella scrittura diventa arte e deve essere usata
per documenti importanti e per tutto ciò che si vuole conservare, cui conferisce nobiltà, eleganza, e distinzione da ciò che è
comune. Partecipazioni di nozze, biglietti da visita, inviti importanti, biglietti di augurî e di ringraziamento, indirizzi su buste,
scritti in calligrafia, diventano pregiati, unici e distintivi, e specialmente saranno conservati nel tempo con cura.
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Negli esempî che seguono, le grafie, e specialmente le lettere capitali, non sono artificiose o modernizzate; ma rimangono il più
possibile fedeli alle grafie storiche, così come gli strumenti scrittorî utilizzati a tal fine.
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Partecipazione di nozze con busta ed invito al rinfresco
Scrittura Italica
effettuata con calamo ed inchiostro medioevale ferro-gallico.
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Partecipazione di nozze con busta ed invito al rinfresco
Scrittura Corsiva Inglese effettuata
con calamo ed inchiostro medioe-
vale ferro-gallico.
Caratteri del Corsivo Inglese
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Scrittura Corsiva Inglese
Deriva fondamentalmente dalla Corsiva Cresciana, vedi
“Il perfetto cancelleresco corsivo” di Giovanni Francesco Cresci;
Roma, 1579. Ebbe grande diffusione nel mondo anglosassone,
nelle pratiche epistolari e documentarie/commerciali.
Dimensioni reali: 13.7 x 8.5 cm.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Strumento scrittorio: calamo.
Esempio di alfabeto in Corsivo Inglese
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Scrittura Italica / Cancelleresca corsiva
Utilizzata dalla metà del secolo XV fino ad oggi, poiché riprodotta
con i caratteri della stampa; fu inventata da Niccolò Nicoli nel 1420
ed adottata, a partire dal 1440, come calligrafia ufficiale della
cancelleria papale.
Formato reale: 13.7 x 8.5 cm.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
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Nota: la s qui utilizzata, come nei seguenti esempî di Italica, Gotica Italiana
e Textura quadrata, è nell’uso attuale: fino al secolo XVIII aveva
questa forma solo quando era l’ultima lettera di una parola, altrimenti era
simile ad f senza trattino orizzontale (vedi il prossimo esempio di Minuscola Gotica).
La V/v delle parole “Vostra” e “via” indicano il fonema
a partire dalla metà del secolo XVI.
Prima delle differenziazioni fatte da Gian Giorgio Trissino in Italia, Antonio Nebrija
in Ispagna e Petrus Ramus in Francia, U/u e V/v erano soltanto varianti grafiche:
entrambe indicavano indistintamente i fonemi
,
,
e
.
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Scrittura Minuscola Gotica
Fu molto usata nella maggior parte dell’Europa occidentale tra la fine del secolo XI
e la metà del secolo XIII.
Formato reale: 13.7 x 8.5 cm.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca,
inchiostro ferro-gallico medioevale.
Nota: la B capitale è longobarda, le altre capitali sono romane,
l’interpunzione è medioevale.
Esempî di grafia Gotica: forme e caratteri.
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Scrittura Italica / Cancelleresca corsiva
Utilizzata dalla metà del secolo XV fino ad oggi, poiché riprodotta
con i caratteri della stampa; fu inventata da Niccolò Nicoli nel 1420
ed adottata, a partire dal 1440, come calligrafia ufficiale della
cancelleria papale.
Formato carta di credito: 8.5 x 5.35 cm.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
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Scrittura Minuscola Gotica
Fu molto usata nella maggior parte dell’Europa occidentale tra la fine del secolo XI
e la metà del secolo XIII.
Formato carta di credito: 8.5 x 5.35 cm.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
Nota: le capitali sono Longobarde.
Esempî di grafia Gotica: forme e caratteri.
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Scrittura Gotica Italiana o Rotonda
Usata dal secolo XII fino alla fine del secolo XVIII.
Formato carta di credito: 8.5 x 5.35 cm.
Corpo della scrittura: 2.5 mm.
Strumento scrittorio: calamo.
Nota: le capitali sono Longobarde.
Esempî di grafia Gotica: forme e caratteri.
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LITTERA·TEXTVRA·QVADRATA
È l’evoluzione della minuscola Gotica in una calligrafia assai spigolosa,
fu in uso dall’inizio del secolo XIII fino al secolo XVI,
soprattutto nell’Europa settentrionale.
Formato carta di credito: 8.5 x 5.35 cm.
Corpo della scrittura: 3 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
Esempî di grafia Gotica: forme e caratteri.
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Scrittura Beneventana Cassinese
Vedi le descrizioni nel seguente esempio di Beneventana Cassinese.
Formato: carta di credito: 8.5 x 5.35 cm.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Strumento scrittorio: calamo.
Nota: in questo esempio, le capitali sono Onciali.
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LITTERA·VNCIALIS Scrittura Onciale Romana
Appare con l’affermazione del Cristianesimo e dei codici membranacei,
forse in opposizione alle scritture pagane antecedenti. Si ipotizza che abbia origine
nell’Africa settentrionale nel II-III secolo.
Corpo della scrittura: 2.5 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
Nota: l’interpunzione è medioevale.
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Scrittura Beneventana Cassinese
Fu usata nell’Italia centro-meridionale, in codici di grande pregio,
dalla fine del secolo VIII fino al secolo XIII.
È simile alla Beneventana Barese, che è però più grande, tonda e sottile.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
Nota: in questo esempio, le capitali sono Onciali, l’interpunzione è medioevale.
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Nota: la grafia Beneventana, nelle diverse forme assunte, appartenne ad un’area centro-meridionale
italiana, che era definita politicamente dal Principato di Benevento; tale grafia non fu usata
esclusivamente nello Scriptorium di Montecassino come si riterrà immediatamente dopo gli studî
del paleografo americano Elias Avery Lowe (cognome tedesco originario: Loew): invero successivi studî
dimostreranno che la Beneventana era usata anche in Campania, Abruzzo, Puglia e Dalmazia.
La forma caratteristica della Beneventana Cassinese, cioè la più nota attualmente, si ha dal secolo XI,
con l’abate Desiderio.
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Gotica Italiana o Rotonda
Usata dal secolo XII fino alla fine del secolo XVIII.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
Nota: le capitali sono Longobarde, l’interpunzione è medioevale.
Esempî di grafia Gotica: forme e caratteri.
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LITTERA·ANTIQVA
Scrittura Minuscola Umanistica
È una scrittura rinascimentale, abbinata alle capitali imperiali romane;
con l’avvento della stampa, si diffonde in tutto il mondo occidentale; attualmente
è la grafia più diffusa e conosciuta.
Corpo della scrittura: 2 mm.
Materiale scrittorio: penna d’oca, inchiostro ferro-gallico medioevale.
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Nota: in questo esempio, la grafia è fedele a quelle usate nei manoscritti
e negli incunaboli del secolo XV: la s è simile a f senza trattino orizzontale
se non è l’ultima lettera di una parola; la u indica ancora indistintamente i fonemi
,
,
e
,
fino alla metà del secolo XVI; l’interpunzione continua ancora il modello medioevale.
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Corsiva epistolare, documentaria e commerciale, tipica dei secoli XV e XVI.
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Corsiva epistolare, documentaria e commerciale, tipica dei secoli XVII, XVIII e XVIIII.
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Nota: in questi periodi, la stampa assume l’ufficio di fornire scritture statiche e librarie; cresce
l’alfabetizzazione e la necessità di pratiche scrittorie varie; di conseguenza, le grafie
diventano sempre più dinamiche, talvolta a scapito di bellezza ed ordine.
Nando Torelli
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